Cos’è la cistifellea? Dove si trova?

La colecisti (o cistifellea) è un serbatoio a forma di pera annesso alle vie biliari appoggiato alla parte inferiore del fegato in un zona chiamata appunto fossa del­la colecisti (o fossa cistica).

Anatomia della colecisti

La cistifellea ha una lunghezza di 8-10 cm, una larghezza di 3-4 cm e può contenere, in con­dizioni di media replezione, 50-60 cm3 di bile.
Nella cistifellea si distinguono un fondo, un corpo e un collo.
Il fondo della colecisti deborda dal margine inferiore del fe­gato, si mette in rapporto con il colon trasverso e con la parete anteriore dell’addome.
Il corpo della colecisti è adagiato sulla fossa cistica cui ade­risce tramite una sottile falda di tessuto connet­tivo e per una serie di vasi sanguigni che, dalla parete ci­stica, si portano direttamente al fegato.
Il collo della colecisti si presenta alquanto sinuoso; ha infatti un profilo a S italica piuttosto allargata e termina continuando nel dotto cistico. Contrae rapporti con la prima porzione del duodeno e con gli elementi del pe­duncolo epatico.

calcoli colecisti

A cosa serve la colecisti?

La funzione principale della cistifellea è quella di immagazzinare e modificare la bile, necessaria per la digestione dei lipidi contenuti negli alimenti.

Litiasi della colecisti

La calcolosi o litiasi della colecisti o cistifellea è una condizione molto diffusa, tuttavia la maggior parte delle persone con i calcoli alla colecisti è asintomatica. Questa patologia è più comune in alcuni tipi di persone: con familiarità per calcolosi, negli obesi o nelle persone in sovrappeso, nelle donne in stato di gravidanza, nelle persone che perdono peso rapidamente, nelle pazienti che fanno uso di estrogeni in menopausa.

Sintomi

La sintomatologia tipica che può scatenarsi prende il nome di colica biliare ed è caratterizzata da un dolore a livello della parte alta o destra dell’addome e può durare dai 30 minuti a diverse ore. Tipicamente inizia dopo un pasto ricco di grassi o cibi pesanti.

Nel caso in cui il dolore duri per più di 6 ore e si accompagni ad una contrattura addominale, febbre e/o nausea e/o ittero (colorazione gialla della pelle), la colecisti potrebbe essersi infiammata. Questa condizione è nota come colecistite acuta e rappresenta una situazione che può richiedere un trattamento chirurgico d’urgenza.

Quando è necessario operarsi?

Quale cura per i calcoli alla colecisti?

I calcoli alla colecisti non vanno sempre operati. Nel caso di una calcolosi della colecisti sintomatica è indicato il trattamento chirurgico, che consiste nella rimozione della colecisti e dei calcoli in essa contenuti. Questo intervento prende il nome di colecistectomia.

Nella maggior parte di casi è un intervento che viene condotto in laparoscopia, ovvero attraverso piccole incisioni a livello dell’addome. I benefici dell’intervento consistono nell’eliminare la causa dei continui dolori addominali e disturbi digestivi, prevenendo anche possibili complicanze come la colecistite o la pancreatite acuta. Non è possibile sciogliere o togliere i calcoli alla cistifellea con il laser.

Quando preoccuparsi?

Se insorge un dolore addominale, soprattutto nella parte alta destra dell’addome, acuto, peggiorativo, che non passa con gli antidolorifici ed eventualmente associato a febbre con o senza brivido, vomito e malessere generale è consigliabile rivolgersi subito ad un chirurgo o andare in Pronto Soccorso, in quanto potrebbe essere sintomo di insorgenza di una complicanza della calcolosi della colecisti: la colecistite acuta. In questo caso si tratta di una condizione che consiste nell’infiammazione della colecisti e che spesso va trattata d’urgenza con un intervento chirurgico e se non risolta tempestivamente può portare ad ulteriori complicanze anche gravi.

Si può vivere senza colecisti?

Assolutamente si! Molte persone vivono senza cistifellea, semplicemente l’organismo dopo l’intervento si adatterà a questa nuova situazione. Dopo un primo periodo di adattamento in cui ad esempio si può verificare qualche episodio di diarrea, il nostro organismo tornerà ad essere completamente normale senza disturbi.

Calcoli alla cistifellea: quale dieta?

Nel caso invece in cui i calcoli siano stati diagnosticati casualmente nel corso di altri accertamenti, ma non siano presenti i sintomi sopra descritti, non è indicato l’intervento chirurgico. Cosa è consigliato allora? Cosa mangiare in caso di calcoli alla colecisti? È consigliabile regolare la propria dieta mangiando meno cibi grassi o ricchi di carboidrati e diminuendo il consumo di alcol. Da vietare assolutamente le fritture e le uova! Contrariamente a ciò che pensano in molti, purtroppo non è possibile sciogliere i calcoli alla colecisti bevendo acqua.

Dr Francesco Ferrara
Dr Francesco Ferrara – Chirurgo
Specializzato nel trattamento dei calcoli alla colecisti

 

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